Esattamente come accade nelle arti letterarie, musicali o pittoriche, anche in ambito audiovisivo ciò che spinge alla realizzazione di un prodotto è l’impellenza di comunicare qualcosa. Quando si decide di produrre un video, quale che sia la tipologia di messaggio che intendiamo veicolare (informativo, emozionale, etc.) non basta il girato a far sì che questo risulti nitido così come l’abbiamo concepito in fase di ideazione.
Tra i diversi fattori che concorrono alla completa espressione del nostro lavoro, il montaggio gioca un ruolo nodale. Definito da molti come l’idioma utilizzato dal video per esprimersi, l’editing è un vero e proprio linguaggio, e come ogni linguaggio possiede le proprie regole, le proprie cadenze e le proprie intonazioni. Elementi che, combinati tra loro, sono in grado di connotare il contenuto. Col montaggio si definisce la ritmica del filmato, si incide in termini di unità e coesione del racconto e, soprattutto, si cattura l’attenzione del pubblico.
Perché il video editing è a modo suo una sottile forma d’arte. L’arte di organizzare il freddo flusso delle immagini in una sequenza armonica di forte impatto.
E come in ogni forma d’arte che si rispetti, anche il montaggio reclama la sua buona dose (se generosa, meglio…) di creatività. L’estro e l’ispirazione, se supportati dalla tecnica, sono fattori chiave per la differenziazione di un prodotto. Ci vuole creatività nel rielaborare un video rispetto a come è stato pensato e girato.
Mai sentito parlare di blocco dello scrittore?
Si può facilmente incappare in una crisi creativa anche in ambito di video editing. Ed è in questo momento che, con padronanza dello strumento e cognizione, bisogna lasciarsi soccorrere dalla tecnologia. I moderni strumenti di editing hanno potenzialità straordinarie e possono agilmente sopperire alla scarsa vena dell’editor.
Special tip di fine articolo
Hai mai pensato di un tuo lavoro: “La musica mi piace, le immagini sono belle eppure mi sembra che il montaggio non funzioni…”?
Scegli bene la prima immagine del video!
I primi 10-15 secondi sono fondamentali per catturare l’attenzione di chi guarda, quindi non risparmiarti sulla scelta dell’immagine che aprirà il tuo montaggio e vedrai che da lì la strada sembrerà in discesa. Il taglio della prima immagine deve avere l’ambizione di innescare il desiderio di proseguire nella visione. Bisogna assolutamente scongiurare il rischio che il fruitore scarti velocemente il nostro contenuto per passare ad un video ritenuto più interessante!